Scenari di danno - OdV La Gazzella

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Scenari di danno

I RISCHI > RISCHIO SISMICO

Dopo un un evento sismico, le prime informazioni necessarie per le attività di immediato intervento sono la dimensione, l’estensione e la localizzazione dei danneggiamenti.

Per questo sono indispensabili strumenti di valutazione costruiti sulla base di simulazioni di scenari di danno che consentano di pianificare e gestire il pronto intervento in tempo reale, prima ancora dei sopralluoghi. A questi strumenti devono essere associate attività di valutazione speditiva dei danni, per consolidare le analisi preliminari e le proiezioni realizzate sulla base dei primi dati strumentali registrati dalla rete sismica di monitoraggio. In caso di terremoti al di sopra della soglia del danno viene eseguito un rilievo macrosismico speditivo con finalità di indirizzo e coordinamento dei soccorsi e delle risorse in fase di emergenza. Il rilievo consiste nell’osservazione del livello di danneggiamento e della sua distribuzione nelle diverse località colpite attribuendo a ciascuna di esse un valore di intensità macrosismica espresso in gradi della scala Mercalli Cancani Sieberg (MCS).
Nelle prime ore successive a un terremoto, è di fondamentale importanza conoscere quanto prima le dimensioni dell’evento e il suo impatto sul territorio e sulla popolazione per poter dimensionare i soccorsi e organizzarli adeguatamente. In tal senso, l’esperienza particolarmente negativa maturata in seguito al terremoto dell’Irpinia del 1980 è stata messa a frutto e ha portato il Dipartimento a disporre di un sistema informativo territoriale (Gis) in grado di generare in tempo semi-reale uno scenario di simulazione delle conseguenze dell’evento sismico. In caso di terremoto di magnitudo significativa, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia trasmette al Dipartimento i parametri focali (magnitudo e coordinate) dell’evento. Viene immediatamente attivata una procedura automatica per la generazione di un rapporto che viene messo a disposizione della Protezione Civile entro 10 minuti dall’evento. Il rapporto contiene dati, mappe e informazioni relativi a tutti i comuni compresi in un raggio di 100 km intorno all’epicentro e in particolare:
descrizione del territorio (aspetti antropici, fisici e amministrativi; caratteristiche degli edifici e delle infrastrutture; reti di monitoraggio sismico)
pericolosità (zone sismogenetiche, terremoti storici, isosiste e piani quotati, attenuazione del moto del terreno)
vulnerabilità (patrimonio edilizio, scuole, ospedali, rete stradale e ferroviaria)
esposizione (caratteristiche e distribuzione della popolazione residente in ciascuna sezione censuaria)
valutazione preliminare dei danni e delle perdite (abitazioni danneggiate e inagibili, stima dei morti e feriti, stima del danno economico).

 
 
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